Quello dell’orchidea è un fiore tanto bello quanto delicato. Chi non l’ha mai avuta in casa almeno una volta nella vita?
Ma se con le altre piante fiorite possiamo essere stati più fortunati, in questo caso, può essere cruciale conoscere alcune nozioni per farla durare più a lungo.
Primo fra tutti: le modalità di irrigazione. L’acqua, dunque, è per loro un bene prezioso, ma se, e solo se, somministrata nel modo corretto. Ecco perché oggi vi mostriamo i 3+1 modi per innaffiare le orchidee ed averle sempre belle!
Dall’alto
Il primo metodo che andremo a presentare è quello più comune ed utilizzato. Quello di innaffiare le piante dall’alto è un gesto scontato che pratichiamo per quasi tutte le piante, per cui potrebbe sembrarci strano non metterlo in pratica anche in questo caso.
In realtà, è una modalità che può essere tranquillamente scelta a patto che si faccia attenzione a non bagnare le foglie basali o il colletto.
Per cui, vi basterebbe semplicemente innaffiarle con un innaffiatoio, meglio se con il beccuccio più lungo, in modo da poter direzionare l’acqua senza correre rischi.
D’altronde, quantità eccessive d’acqua in determinati punti potrebbero aumentare il rischio di marciume.
Per immersione completa
Completamente diversa è la tecnica per immersione completa. Sicuramente la più adatta a questa tipologia di pianta, perché le permette di assorbire in modo uniforme le quantità d’acqua necessarie.
Tutto ciò che dovrete fare sarà riempire una bacinella d’acqua e immergervi il vaso al suo interno. Assicuratevi che il livello dell’acqua sia pari a quello del terreno e soprattutto che il vasetto presenti fori di scolo.
In caso contrario, vi basterà fare dei fori con un piccolo ago. Ad ogni modo, lasciate in immersione per 15 minuti, dopodiché fate scolare l’acqua in eccesso.
Dunque, questo metodo è particolarmente consigliato in estate, quando l’orchidea ha bisogno di più acqua e quando è interrata nella corteccia.
Importante: Preferite l’acqua a temperatura ambiente, per evitare uno shock termico.
Per mezza immersione
Un’alternativa potrebbe essere anche la ‘mezza immersione’. Così chiamata perché il livello dell’acqua non sarebbe in linea con quello del terriccio, ma arriverebbe a raggiungere un paio di centimetri.
Questa modalità, quindi, permetterebbe all’orchidea di trattenere soltanto le quantità di cui ha realmente bisogno.
Per cui, riempite una bacinella oppure la vasca del lavandino e calateci la pianta al suo interno. Dopodiché, lasciatela in immersione per circa 30 minuti.
Con lo stesso effetto, potreste anche semplicemente poggiarla su un sottovaso pieno d’acqua per lo stesso tempo.
Per vaporizzazione
Ed infine, l’ultimo modo è quello per vaporizzazione. Si tratta di una metodologia a cui sicuramente avrete già assistito nei vivai, e che consiste nello spruzzare acqua sulle foglie e sulle radici aeree.
Ma perché funziona anche se non tocca direttamente il terriccio?
La risposta a questa domanda è da scavare proprio nelle caratteristiche essenziali dell’orchidea. Non tutti sanno, infatti che assorbe acqua anche dall’ambiente circostante.
Per cui, per averla sempre sana e fiorita vi basterebbe vaporizzare un po’ d’acqua ogni 4-5 giorni, in modo da raggiungere il tasso di umidità necessario.
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Quante volte si deve innaffiare l’orchidea?
L’orchidea andrebbe innaffiata almeno ogni 4-5 giorni. Questo perché è in grado di assorbire acqua anche dall’ambiente circostante, raggiungendo di norma uno tasso di umidità ottimale.
Come capire se l’orchidea ha bisogno di acqua?
Per capire se l’orchidea ha bisogno di acqua, basta tastare il terriccio con un dito. Qualora questo risultasse più secco, e per niente umido, significa che è il momento di innaffiarle.
Come innaffiare le orchidee in inverno?
Le orchidee in inverno richiedono ancora meno acqua e per questo potrebbe essere sufficiente innaffiarle anche due volte al mese.
Dove si tengono le orchidee?
Per farle durare più a lungo, le orchidee andrebbero tenute in casa e lontane dalla luce diretta del sole, meglio se filtrata.
Avvertenze
Qualora i metodi suggeriti potrebbero non essere sufficienti, vi invitiamo a consultare un giardiniere specializzato.